Ama il lupo presenta il singolo “Magica”: “Ho sempre trovato affascinanti quei prestigiatori anni ’90, nei loro vestiti luccicanti, i capelli sempre a posto, il mazzo di carte da non dimenticare prima di uscire di casa, la loro sicurezza nei gesti, sapere sempre cosa fare, intrattenere la platea fino a colpirla nel cuore, con una magia, lasciando tutti a bocca aperta, sospesi tra l’incredulità e l’adrenalina della diretta TV. Il trucco c’è sempre, ma spesso non si vede”
Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
Eh. Il dissolversi della presenza di una persona accanto a te. Come per magia.
Quali sono le tue principali influenze?
Bennato e Afterhours.
Come nascono i tuoi brani?
In pochi minuti di ispirazione. Si fanno sentire loro quando vogliono.
Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un profilo Instagram con tanti follower e un buon disco?
I social sono fondamentali per essere presenti, attivi. Un buon disco è qualcosa che lasci anche per il futuro.
Un aspetto positivo e uno negativo del fare musica?
La bellissima adrenalina del live. Di negativo trovo la costante ricerca di un riscontro.
Come pensi incida far parte del mondo musicale sulle relazioni personali?
Ti orienta di sicuro a frequentare persone che condividono la tua passione. Ti estrapola dagli altri, già per il fatto di metterti in gioco.
Cosa pensi dei messaggi politici all’interno delle canzoni? Credi che un artista debba schierarsi politicamente?
Se lo sente sì. Come dicevo, per me i pezzi vengono fuori senza pensarci troppo.
Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Manuel Agnelli.
Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Quest’estate. Ma penso fosse una congestione, tipo. Di solito reggo abbastanza bene.
Roulette Russa / Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Rolling Stones
Venditti o De Gregori? De Gregori
Pasta o pizza? Pizza
Birra o vino? Vino
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Addio
È più Umberto Tozzi il Rod Stewart italiano o è più Rod Stewart l’Umberto Tozzi scozzese Rod Stewart è l’Umberto Tozzi scozzese.
Abbiamo vissuto giorni molto complicati a causa dell’emergenza Coronavirus. Come hai affrontato questo momento particolare e quanto ha inciso l’emergenza e i relativi strascichi sulla tua attività e sui tuoi progetti futuri?
Ogni crisi è una potenziale oppurtinità. Nelle ovvie difficoltà sto rivedendo le mie prospettive.
A proposito: progetti per il futuro?
Potermi dedicare alla Musica non solo nel tempo libero.
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