SANTINO CARDAMONE – Eravamo quattro amici al bar a bere del rum e birra a volontà

Santino Cardamone, classe ’86, si definisce un tipo “acqua e sapone”. La sua semplicità e il suo essere genuino sono i suoi punti di forza. E’ molto attaccato alle sue radici e alla sua terra, la Calabria, dove è nato e cresciuto e che ha lasciato all’età di 19 anni per trasferirsi a Bologna

Com’è nata la tua ultima produzione? C’è stata un’ispirazione particolare, e se sì quale?
È nata così per gioco, ho messo le mani sul pianoforte, un fa maggiore ed è subito nata una canzone,ovviamente qualcosa di autobiografico dentro ci sta.

Quali sono le tue principali influenze?
Vivamente i cantautori del passato.

Come nascono i tuoi brani?
Di notte, la maggior parte tutti in Calabria, a Bologna città in cui vivo ho scritto poche cose e non riesco a capirne il motivo.

Cosa conta di più tra una pagina Facebook con tanti like o un buon disco?
Una pagina fb con tanti like, se poi non ha interazione, è come una bella Ferrari senza motore. Ovviamente viva sempre i dischi belli.

Un aspetto positivo ed uno negativo del fare musica?
L’aspetto positivo è quello del sentimento più bello che ci sia. Quello negativo: per produrla bisogna fare piangere il portafoglio! (risata)

Credi che un artista debba schierarsi politicamente? Approvi la politica nella musica?
ASSOLUTAMENTE NO.

Come pensi incida l’esser attori nel mondo musicale nel campo delle relazioni personali?
Non tutti possiedono queste caratteristiche, però chi ne possiede deve sfruttarle al massimo.

Un artista (vivo o morto) con cui faresti un featuring?
Ovviamente Faber.

Quando ti sei ubriacato l’ultima volta?
Ieri.

Domande da pistola alla tempia, da rispondere senza tergiversare:
Beatles o Rolling Stones? Beatles
Venditti o De Gregori? De Gregori
Pasta o pizza? Pasta
Birra o vino? Vino
Chitarra o pianoforte? Chitarra
Arrivederci o addio? Arrivederci

Progetti per il futuro?
Godere si ottima salute e fare altre canzoni, belle o brutte, ma scritte con il cuore.