I RedWine nascono in un pomeriggio del luglio 2010 in un garage della provincia torinese. Fatta eccezione per la località poco mainstream (il Canavese), l’origine della band segue i più comuni stereotipi della musica rock: batteria, basso, chitarre elettriche, tastiere, sudore e stonature, per poi arruolare una violinista e comprare una fisarmonica al fine di virare su un approccio musicale più folk. Hanno pubblicato 2 album (Alla Fine Del Mondo nel 2012 e Controvento nel 2015) e hanno suonato in importanti rassegne musicali piemontesi (A Night Like This Festival, Miscela Rock Festival, Tavarock, Reset), salendo su palchi di club come l’Hiroshima mon Amour (Torino) l’Audiodrome (Moncalieri), il Teatro Concordia (Venaria), e aprendo concerti di artisti come Stiliti, Statuto e Modena City Ramblers. Negli ultimi mesi del 2020 firmano per Indiependence per la pubblicazione del loro terzo disco, La Cura Per La Noia, anticipato dal video dell’omonima title track.
Ah, sono in sette, e nel frattempo hanno iniziato ad ascoltare anche musica elettronica:
Francesco Quesada – voce e chitarra acustica
Nicola De Stefano – voce e chitarra elettrica
Davide Molino – fisarmonica e tastiere
Stefano Benedetto – basso e tastiere
Lorenzo Pallante – strumenti etnici a corde e basso
Veronica Penna – violino
Riccardo Ribotta – batteria e percussioni